venerdì 18 marzo 2016

I COLORI DEI SUONI



PROGETTO “I COLORI DEI SUONI”
Progetto educativo di incontro tra musica e culture




INTRODUZIONE



È stato più volte dimostrato che una buona educazione musicale ha moltissimi effetti positivi per quanto riguarda sia lo sviluppo cognitivo, che quello emozionale e sociale dei bambini. Far ascoltare e praticare musica è importante perché riguarda il bambino in tutte le sue componenti: corpo, mente e anima. Favorisce lo sviluppo del linguaggio la memoria, capacità di comunicare e capacità di rimanere concentrati. Genera inoltre sensazioni di felicità e rafforza la motivazione. 

I “colori dei suoni” è una metodologia per far sperimentare un modo nuovo di stare insieme, sviluppando nei bambini la capacità di esprimere la propria unicità e riconoscere quella degli altri con uno spirito rivolto all’apertura, alla solidarietà e alla condivisione.

E’ attraverso la musica che è possibile “armonizzare le parti”: per creare musica in gruppo la regola è comprendere che il non ascolto reciproco dei vari strumenti produce un risultato sgradevole ai propri sensi, mentre l’unione di strumenti e delle parti che ognuno deve eseguire crea un prodotto piacevole all’ascolto e fonte di grossa gratificazione.

Le percussioni e la musica diventano una modalità di “comunicazione alternativa”, particolarmente coinvolgente e stimolante per i bambini, poiché viene utilizzato anche il linguaggio non verbale.

Il tentativo è fornire uno spazio di incontro in cui ogni bambino possa entrare in relazione con gli altri compagni in un ottica solidale e interculturale, sperimentandosi nell’utilizzo di strumenti musicali appartenenti a diverse culture. Fare sperimentare ai bambini un modo nuovo di stare insieme significa sviluppare negli stessi una cultura della differenza e della solidarietà.

Si potenzierà nei bambini la voglia di immaginare e creare con la fantasia attraverso la l’ascolto di suoni  e melodie del tamburo principe della cultura centro africana (il Djembe) e i suoi tamburi bassi d’accompagnamento (dum dum, kenkenì, sangban).

La musica ci fa stare bene, accompagna le nostre giornate, ci riporta indietro nel tempo facendoci rivivere esattamente le sensazioni che provavamo quando l’abbiamo ascoltata la prima volta. Ma la musica va capita, compresa per poterne assaporare tutta la sua essenza in ogni momento della vita.


ATTIVITA’

 L’attività sarà centrata sul:          
“Fare musica” con i bambini,  partendo dalle loro competenze musicali,  maturate nei primi anni di vita,  alle quali aggiungere occasioni d’ascolto, danza, canto e uso spontaneo di semplici strumenti musicali ed oggetti sonori. “Fare musica” concretamente, con le mani per sperimentare, scoprire e curiosare nel mondo dei suoni e rumori.   … modificare, toccare, stropicciare, grattare, soffiare, scuotere, cercare  suoni e rumori, provare tamburi, piatti, maracas, xilofoni e metallofoni  …  per alimentare i sensi e risvegliare l’udito.
Verranno evidenziate potenzialità musicali del corpo: i passi, il battito delle mani, la propria voce, tutto ciò che è fonte di musicalità. Gli alunni impareranno a “mettersi in ascolto” di se stessi:

-       Il nostro cuore ci dona la vita e la scandisce a tempo;
-       Il nostro cuore possiede un ritmo e quindi produce musica;
-       Il nostro cuore guida i nostri movimenti e dirige la nostra personale orchestra.

Il DJEMBE’ diverrà il direttore d’orchestra, che modula e scandisce i movimenti dei singoli e del gruppo, rallentando ed accelerando il ritmo, ma anche descrivendo il silenzio e il frastuono;

Si utilizzeranno tecniche di musicoterapia per creazione matching con operatore e tra il gruppo di alunni

Ascolteremo musica rilassante e attivante

Conosceremo e useremo alcuni strumenti musicali provenienti dalla cultura dell’africa occidentale .

Movimento corporeo utilizzando il tamburo come promotore d’azione

Il ritmo studiato dagli alunni porta il nome di Sintè: ritmo che definisce la potenzialità della crescita nei bambini africani e la loro voglia di progredire e migliorare emancipandosi man mano dalle figure genitoriali.

Aree di sviluppo:

  • Area creativa
  • Area emotiva
  • Area motoria
  • Area sensoriale
  • Area sociale
  • Area cognitiva e della comunicazione

Strumenti:
Materiale utile al laboratorio da reperire da parte dello stesso conduttore-educatore e strumentazioni varie.




Modalità:

Il laboratorio sarà gestito dal Dott. Buccassi Claudio, educatore professionale laureato in Scienze dell’Educazione, diplomando in Musicoterapia presso la scuola “musicaprima” con sede in Olgiate Molgora (LC), esperto in percussioni e ritmi dell’africa occidentale e studente di percussioni presso l’associane culturale Sirabà Italia di Milano.


                                                                                            Dott. Buccassi Claudio

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